Giovedì 7 novembre 2013 i Gatti Randagi scrivono una pagina fondamentale della propria storia; alle 21:30 giocano, allo stadio Buozzi di Firenze, la semifinale regionale amatori AICS contro la Polisportiva San Quirico di Scandicci. I Gatti Randagi al completo, con dirigenti e tifosi al seguito, arrivano allo stadio in pullman, mancano solo le cuffiette bianche agli orecchi e i trolley di Luis Vitton per sembrare una squadra di professionisti… Il clima nello spogliatoio è teso e nessuno a voglia di scherzare e fare le solite battute pregara. Il Mister dopo lungo consulto sceglie: Mela, Bebbio, Catino, Alino, Nero, Nico, Professore, Manu, Rino, Giova, Pittore.
Passano pochi minuti di studio ed i Gatti si presentano a tu per tu con il portiere avversario, giocata in velocità del Giova che con un bel taglio, mette il Rino solo davanti al portiere, il tiro però è strozzato e la palla sfila alla destra del palo. Sul capovolgimento di fronte il San Quirico va in vantaggio, discesa sulla destra di un nostro avversario che mette dentro un cross che si trasforma in un tiro, che si insacca nel sette alla destra del Mela. 1-0. Passa un minuto ed i Randagi subiscono il 2-0; calcio d’angolo, colpo di desta di un nostro avversario che picchia nella testa al Pittore e batte di nuovo l’incolpevole Mela. Il 3-0 arriva nel giro di altri 3 minuti, dopo uno svarione difensivo un attaccante avversario mette in mostra velocità e tecnica, e mette dentro. Sembra il peggiore degli incubi, i ragazzi in campo sono ovviamente frastornati e spaventati, ma i nostri avversari non mollano e trovano anche il gol del 4-0. Nel frattempo il Catino deve lasciare il campo e viene sostituito dal Berna. Non si sa cosa passi nella testa degli undici in campo ma da quel momento sembra che i gol presi e la situazione compromessa svegli i ragazzi di Barga. Timidamente mettono fuori la testa, cominciano a giocare come sanno, sembrano prendere confidenza con gli avversari e con il terreno sintetico. Forse anche i padroni di casa mollano un attimo la presa. Fatto sta che dopo un paio di occasioni arriva il gol del 4-1. Il Giova dribbla per l’ennesima volta un paio di difensori e dal limite lascia partire un destro che si insacca alla sinistra del portiere. Arriva finalmente la fine del primo tempo, i Gatti ne hanno prese di santa ragione, ma non sono andati al tappeto.
Nel secondo tempo sembra che la tensione iniziale si svanita e i ragazzi di mister Mori sembrano credere in una rimonta che sembra impossibile. Dopo diverse occasioni da gol (1 gol annullato per fuorigioco) e più di un brivido difensivo, arriva il tap-in del Pittore che porta il risultato sul 4-2. A questo punto, con la squadra imbottita di attaccanti, i Biancoverdi sperano di ridurre ancora lo svantaggio ma un paio di belle occasioni (la più nitida dopo una bella sgroppata del Nakke) non vengono trasformate. Nel recupero un super intervento in scivolata del Bebbio evita al Mela di dover raccogliere il quinto pallone nella sacca. Finisce 4-2 una bella partita, ben giocata, molto combattuta (le due squadre rimangono in dieci a causa di una doppia espulsione, ne fa le spese il Gatto Nero) e molto emozionante. In tribuna era meglio bere della camomilla al posto della birra… ;-)
I Gatti Randagi hanno barcollato ma non hanno mollato, giovedì 21 novembre nella gara di ritorno servirà un’impresa, ma i nostri ragazzi le proveranno tutte per andare in finale. Ci vorrà anche un bell’apporto dal pubblico per compiere l’impresa, quindi tutti al campo!!! Sabato derby paesano contro il GS Barga.
Mela: subisce 4 gol senza grosse colpe, compie un paio di interventi che evitano il tracollo della squadra.
Nero: non benissimo da difensore di fascia, meglio quanto riesce a trovare spazi a centrocampo. Espulsione ingiusta.
Alino: sembra teso e commette errori che non siamo abituati a vedere. Ha comunque il merito di non mollare mai.
Catino: soffre la velocità delle punte avversarie e la loro fisicità in area, ha l’attenuante di giocare influenzato, esce dopo 20 minuti.
Bebbio: tira fuori una prestazione di grande spessore. Duro e deciso non disdegna di far ripartire la squadra. Nel finale salva il risultato con una scivolata da grandissimo difensore.
Manu: è uno dei primi che cerca di dare una scossa quando la squadra è sotto di 4 gol.
Professore: è l’unico che ha già calcato questi palcoscenici ma rimane troppo in ombra.
Nico: fa il suo compito nel senso che lotta, corre e cerca di impostare ma non riesce ad emergere nello scontro a centrocampo.
Rino: grandi sgroppate sulla fascia trova spesso il modo di andare al tiro, gli manca solo la cattiveria e la fortuna di tirarla dentro.
Pittore: lotta come sempre ma il suo marcatore lo sovrasta spesso, però nell’unica occasione che gli capita butta dentro il gol della speranza.
Giova: vola per 84 minuti in campo, passaggi, dribbling, tiri a velocità supersonica; il suo gol argina un po’ lo strapotere dei ragazzi fiorentini.
Berna: prestazione convincente da difensore di fascia.
Nakke: entra con la cattiveria giusta, ha anche una bella occasione per segnare.
Bomber: nel finale trova il modo di mettere in apprensione la difesa avversaria.
Just: nei pochi minuti che gioca fa vedere di essere pronto e convinto.
Alla fine usciamo con le ossa rotte, ma sempre vivi e lo spirito messo in campo dal 4-0 in poi è un gran bel segno di unione e coesione.
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